Il marchio ribelle - Nicolai Lilin

Titolo: Il marchio ribelle

Autore: Nicolai Lilin

Prima pubblicazione: 2018

Editore: Einaudi

Numero di pagine: 182 pagine

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Inizia così il progetto di Lettori in Erba. La voglia di condividere la lettura è grande. Il desiderio è di poter coinvolgere il maggior numero di persone. Il libro presentato è l'ultimo, a nostro avviso capolavoro dello scrittore russo Nicolai Linin. L'autore ha sempre sostenuto la provenienza da una famiglia di tradizioni ed origini siberiane. Provenienze diverse, scopi comuni: il sostegno ad una tradizione; quello di Lettori In Erba è l'amore per i libri. Buona lettura
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Recensione a cura dello staff di Lettori in Erba

"Se vuoi che gli altri ti rispettino impara con gli occhi e tieni la bocca chiusa". Con questa lezione impressa forte nella mente, Nicolai Linin o meglio conosciuto come Kolima, nato e cresciuto a Fiume Basso, il quartiere della disastrosa città di Bender, sin dalla più tenera età impara a guadagnarsi la vita in una giungla selvaggia, dove la corruzione è all'ordine del giorno e la parola pietà è sinonimo di disprezzo. Per l'URSS l'anno 1986 è un periodo di profonda spaccatura tra popolo sovietico e classe dirigente. Un meccanismo corroso da disagi sociali, culturali ed economici che porteranno alla caduta dello Stato Socialista Federale. Con l'intera casta comunista corrotta e persone abbandonate a loro stesse, sembra valere un'unica legge: "Homo Homini Lupus". Il sistema di riferimento degli anziani fuorilegge, in questo autentico Far West, è messo in discussione da nuove personalità criminali che finiscono per farsi giustizia da sole. Con una guerra senza esclusioni di colpi, sembra valere un unica regola: nessuna regola. Dove la scala gerarchica si guadagna con gli anni di prigione scontati ed il conto delle vittime alle spalle, la tradizione dell'etica criminale sovietica viene messa a dura prova da bande fuorilegge sconosciute, lontane dalla paura di essere prossime a ricevere l'ultimo saluto. In questo mondo che mastica e sputa per terra gli scarti, Kolima è costretto a crescere alla svelta e con la perdita dell'innocenza infantile, verrà riconosciuto dalla stessa strada che lo ha cullato, attraverso un preciso rituale a cui egli è degno di prendere parte. Vissuto e destino impresso sulla pelle, con i tatuaggi che finiscono per diventare segni di riconoscimento, testimoni della propria cultura e della propria provenienza. Con la speranza di poter decifrare il significato di una realtà dove non si fanno domande, il protagonista, affascinato dai simboli disegnati sulla pelle degli anziani, imparerà a conoscerne il mondo attraverso le storie di quei "Marchi Ribelli". Le stesse storie che gli permetteranno di impostare la propria vita per realizzare un sogno. Un'idea che servirà da "forza trainante" ed un obiettivo sul quale concentrarsi per fargli comprendere che nonostante il luogo sbagliato in cui fosse cresciuto, dietro quella faccia e quella pelle, ci può essere qualcosa di diverso.

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